TERAMO – Tra due settimane al massimo potrebbe essere già pubblicata la graduatoria finale degli aventi diritto alle cosiddette ‘case della regione’, quelle abitazioni invendute che la Regione ha acquisito al proprio patrimonio immobiliare, agibili o rese agibili dal proprietario, per metterle a disposizione per gli sfollati dei terremoti 2016 e 2017, in particolar modo quelli ospitati temporaneamente negli alberghi. Nel periodo previsto dall’avviso pubblico (tra il 20 maggio e lo scorso 20 giugno) per la presentazione delle richieste di assegnazione, sono state in totale 59 domande pervenute al Comune. Tre di queste, tra l’altro, sono anche arrivate oltre il termine del 20 giugno a verranno comunque prese in considerazione. Si tratta di un numero inferiore di gran lunga alla platea degli alloggi disponibili nel territorio comunale di Teramo. Sono infatti 147 in totale (95 in questo primo bando, gli alloggi disponibili nel comune, dei 326 complessivi previsti in provincia di Teramo.
A stilare la graduatoria provvisoria sta provvedendo in questi giorni la commissione comunale nominata il 9 luglio scorso e composta dal presidente Remo Bernardi, dirigente del V settore, e dai funzionari dello stesso settore, gli ingegneri Coletta Puritani e Alessandra Di Giuseppe Cafà. Per il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto si tratta di una "risposta sicuramente insufficiente rispetto alle abitazioni disponibili, ma che non deve essere considerata fallimentare perché i presupposti erano di forte criticità. Certo adesso bisognerà valutare il da farsi, perché credo che il primo bando vada integrato per coprire gli alloggi disponibili". La Commissione è al lavoro per compiere il cosiddetto ‘soccorso istruttorio’, con la verifica delle documentazioni prevenute e le eventuali richieste di integrazione. "A quel punto sarà possibile stilare la graduatoria finale per l’assegnazione – aggiunge il sindaco – per questo credo occorrano al massimo altre due settimane". Quando fisicamente poi, gli sfollati potranno entrare in possesso delle abitazioni temporanee, spetterà alla Protezione Civile stabilirlo. Come si ricorderà, per poter usufruire degli alloggi regionali, serviva essere nelle seguenti condizioni: Possono partecipare quelle persone che hanno avuto danneggiata dal sisma l’abitazione in cui si aveva la dimora principale, abituale e continuativa e che risulti essere in una delle seguenti condizioni: avere la casa inagibile in zona rossa, con esito ‘E’ o con esito ‘F’, a seguito della rilevazione effettuata con scheda AeDES come attestato con ordinanza sindacale di inagibilità e sgombero oppure inutilizzabile, a seguito della rilevazione effettuata con scheda FAST come attestato dall’ordinanza sindacale di inagibilità e sgombero, il cui esito di inagibilità è “E” o “F” così come dichiarato nell’attestazione sottoscritta da professionista abilitato incaricato per la redazione della scheda AeDES. Nell’assegnazione degli alloggi, si terrà conto delle metrature, del numero massimo di occupanti consentiti, dell’essere ospitati in strutture ricettive e poi di essere proprietari o assegnatari di alloggi ATER, con punteggi assegnati alla presenza nel nucleo familiare di persone ultra 75enni, di persona con invalidità e figli minori.